Could Michelle Obama replace Joe Biden after the failed presidential debate?

Dopo la prestazione deludente del presidente degli Stati Uniti Joe Biden in uno scontro pubblicizzato con l’ex presidente Donald Trump, il dottor Shai Har-Zvi, un esperto di affari statunitensi, ha condiviso le sue intuizioni sulle conseguenze. Ha osservato che all'interno del Partito Democratico sono già emerse richieste per il ritiro e la sostituzione di Biden, citando preoccupazioni sulla sua capacità di condurre una campagna elettorale di successo. Un sondaggio della CNN ha indicato che la maggioranza degli intervistati credeva che Trump avesse vinto lo scontro, aggiungendo pressione su Biden affinché prendesse una decisione riguardo al suo futuro nella prossima conferenza del partito in cui il candidato presidenziale sarà ufficialmente nominato.

Har-Zvi ha detto che se Biden decidesse di ritirarsi, la sua vice, Kamala Harris, potrebbe essere una candidata di punta per sostituirlo. Sono stati suggeriti anche altri potenziali candidati come Gavin Newsom, il governatore della California, e persino Michelle Obama. La tempistica del confronto, tenutasi ben prima delle elezioni, potrebbe giocare a favore di Biden in quanto gli darebbe il tempo di fare ammenda se decidesse di continuare la corsa. Tuttavia, se si dimettesse, il Partito Democratico potrebbe organizzarsi rapidamente e selezionare un successore prima della conferenza.

A livello internazionale, la percezione di un presidente americano debole potrebbe avere un impatto sulle relazioni con alleati come Israele e sulle prospettive di promuovere un’ulteriore normalizzazione con l’Arabia Saudita. Har-Zvi ha sottolineato l’importanza che il Primo Ministro Netanyahu gestisca attentamente le sue interazioni con l’amministrazione Biden, soprattutto date le tensioni esistenti tra i due leader. Netanyahu dovrebbe dare priorità alla gestione di eventuali controversie con gli Stati Uniti a porte chiuse, evitare di essere visto come uno che prende posizione nella politica statunitense e sostenere il sostegno bipartisan a Israele per preservare l’alleanza tra i due paesi.

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