Dal 2003, il consumo di carne pro capite in Francia è diminuito di quasi il 6%

In Francia, negli ultimi vent'anni si è registrato un calo notevole del consumo di carne, con un consumo medio di carne pro capite in calo del 5,8%. Questo calo è principalmente attribuito a una diminuzione del consumo di carne bovina, mentre la popolarità del pollo nella dieta francese è in aumento. L'anno scorso, il consumo medio di carne si è attestato a 83,5 kg di carcassa equivalente per abitante, secondo una nota statistica pubblicata da Agreste e FranceAgriMer.

Sebbene il consumo totale di carne sia aumentato in Francia negli ultimi due decenni, non ha tenuto il passo con la crescita della popolazione. Il consumo di carne bovina, in particolare, ha visto un calo significativo da 26,3 kg di carcassa equivalente pro capite nel 2003 a 21,3 kg l'anno scorso. Tuttavia, la misurazione in kg di carcassa equivalente potrebbe non riflettere accuratamente il consumo effettivo poiché include grasso e ossa.

Tra il 2022 e il 2023, il consumo totale di carne ha registrato un calo dell'1,4% dopo due anni di aumento post-Covid-19. Anche le importazioni di carne sono diminuite dell'1,4% nello stesso periodo, ma rimangono elevate, rappresentando oltre il 30% del consumo totale di carne in Francia. Il consumo di carne bovina e suina ha raggiunto i livelli più bassi degli ultimi vent'anni, mentre il consumo di pollo continua a crescere.

Il consumo di carne di pollo rappresenta ora il 28% del consumo totale di carne in Francia, rispetto al 14% di vent'anni fa. In media, i francesi ora consumano 23,3 kgec di pollo, il che rappresenta un aumento significativo rispetto ai 12,1 kgec di vent'anni fa. Per soddisfare la crescente domanda di carne di pollo, la Francia ha fatto sempre più affidamento sulle importazioni, con metà della carne di pollo consumata nel paese importata principalmente da Polonia e Belgio.