Le banche intensificano gli sforzi per bloccare i fondi “sospetti”

Sempre più belgi si trovano ad affrontare domande da parte delle loro banche in merito alla provenienza del loro denaro, anche se i fondi sono sui loro conti da molti anni. Secondo Het Laatste Nieuws, le banche sono ansiose di garantire che il denaro non sia collegato ad alcuna attività criminale.

In alcuni casi, le banche richiedono prove dell'origine dei fondi risalenti a oltre trent'anni fa, il che può essere difficile poiché la documentazione potrebbe non essere più disponibile. L'avvocato tributario Paul Verhaeghe spiega che gli estratti conto bancari, ad esempio, sono in genere tenuti a essere conservati solo per 10 anni, evidenziando la difficoltà nel fornire tali prove storiche.

Per combattere il riciclaggio di denaro, le banche segnalano sempre più transazioni sospette alla Financial Intelligence Processing Unit (CFI). Il numero di transazioni segnalate è in aumento, con 21.624 segnalazioni nel 2021, 28.379 nel 2022 e 40.129 nel 2023. La CFI conduce quindi ulteriori indagini e può allertare il pubblico ministero di eventuali attività sospette.

Nel 2023 sono stati segnalati alla Procura della Repubblica 1.316 casi, per un totale di 2,4 miliardi di euro. Mentre le indagini sono in corso, i fondi in questione rimangono congelati. Questo controllo rafforzato mira a garantire che tutte le attività finanziarie siano conformi alle normative legali e non sostengano attività illegali.

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