L'economia statunitense guadagna 206.000 posti di lavoro a giugno, ma il tasso di disoccupazione aumenta, secondo Investing.com

A giugno, l'economia statunitense ha aggiunto 206.000 posti di lavoro, cifra superiore alle attese ma inferiore al mese precedente. Ciò ha suggerito un possibile rallentamento della domanda di lavoro nella più grande economia del mondo. I numeri di maggio sono stati rivisti al ribasso da un valore iniziale di 272.000 a 218.000, mentre quelli di aprile sono stati abbassati di 57.000 unità, a 108.000.

Secondo i dati del Dipartimento del Lavoro, gli economisti si aspettavano che il numero di giugno fosse di circa 191.000. Kathy Jones, Chief Fixed Income Strategist presso Charles Schwab, ha commentato sui social media che il mercato del lavoro sta rallentando a causa delle grandi revisioni al ribasso nei mesi precedenti. I maggiori guadagni di posti di lavoro sono stati osservati nei settori dell'istruzione e dei servizi sanitari, che hanno compensato le perdite nel commercio al dettaglio e nell'estrazione mineraria e nel disboscamento.

Il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%, il livello più alto da novembre 2021. La crescita salariale mensile è rallentata leggermente allo 0,3% dallo 0,4%, in linea con le stime. I dati di inizio settimana indicavano che gli inserimenti nel personale privato si erano attenuati e il tasso di dimissioni, una misura della fiducia nel mercato del lavoro, è rimasto stabile, il che suggerisce una potenziale diminuzione delle pressioni salariali.

Se meno persone entrano nel mercato del lavoro, ciò potrebbe portare a una diminuzione dei salari e potenzialmente a un'attenuazione dell'inflazione. Tassi di inflazione più bassi sosterrebbero le speranze che la Federal Reserve possa tagliare i tassi di interesse dagli attuali alti livelli. La banca centrale ha indicato piani per un taglio dei tassi di interesse quest'anno, in attesa di prove che l'inflazione stia scendendo in modo sostenibile al suo obiettivo del 2%.

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