Secondo le raccomandazioni internazionali, il consumo giornaliero di acqua raccomandato è di 3,7 litri per gli uomini e 2,7 litri per le donne. I reni possono solitamente gestire quantità maggiori di acqua senza causare iponatriemia, o “avvelenamento da acqua”. L'iponatriemia si verifica in casi estremi quando si bevono più di 10-15 litri al giorno, solitamente tra popolazioni speciali con disturbi psichiatrici.
Questa condizione, nota come “abuso di alcol psicogeno”, può portare a sintomi neurologici come confusione, mal di testa, incapacità di concentrazione, convulsioni e vomito. Sebbene non sia in genere necessario bere oltre le quantità raccomandate, alcune condizioni patologiche possono richiedere un aumento dell'assunzione giornaliera di acqua, come calcoli renali, infezioni del tratto urinario o malattie genetiche che causano cisti renali.
In conclusione, è importante essere consapevoli dell'assunzione giornaliera di acqua e considerare eventuali condizioni di salute sottostanti che potrebbero richiedere aggiustamenti. L'autore di queste informazioni è il Prof. Sidney Ben Shatrit, direttore dell'unità di nefrologia e ipertensione presso il Meir Medical Center del Klalit Group.