La ricerca sulla capacità degli animali di riconoscersi negli specchi è iniziata nel 1970. Gli esseri umani non sono l'unica specie in grado di riconoscersi nelle superfici riflettenti. Gli scienziati hanno testato molte specie, dalle formiche alle razze ai pappagalli cenerini africani, per rilevare segni di autocoscienza quando si guardano allo specchio.
La capacità di riconoscersi allo specchio è stata osservata in alcuni animali, ma solo una manciata ha superato il test. Gli scimpanzé sono stati la prima specie studiata nel 1970 e hanno mostrato segni di autocoscienza. Anche altre grandi scimmie come gli oranghi e i bonobo hanno superato il test dello specchio, così come un elefante asiatico e i ratti.
Anche i delfini e le gazze hanno mostrato segni di riconoscersi negli specchi. Tuttavia, alcune specie, come le scimmie e i pappagalli grigi africani, non hanno superato il test. Ciò solleva interrogativi sulla vera natura dell’autoconsapevolezza negli animali e sull’affidabilità del test dello specchio come misura di essa.
Anche esperimenti su animali inferiori, come formiche e pesci, hanno mostrato alcuni segni di autocoscienza davanti agli specchi. I risultati di questi esperimenti hanno suscitato polemiche e sollevato interrogativi sul significato del test dello specchio nella comprensione delle capacità cognitive degli animali.