Sentiment altalenante nei mercati azionari asiatici mentre l’Australia si trova ad affrontare lo shock inflazionistico

Ieri Wall Street ha visto tassi per lo più in aumento, mentre in Asia i tassi hanno oscillato. La Cina continentale, Hong Kong e l’India hanno registrato modesti cali, mentre i tassi sono aumentati in Giappone. Il tasso dello yen è rimasto appena sotto i 160 yen per dollaro, con la previsione che le autorità intervengano se dovesse indebolirsi oltre quel livello. Mercoledì le altre principali valute sono rimaste stabili rispetto allo yen.

Un sondaggio di Bloomberg ha rivelato che un terzo degli economisti ritiene che la Banca del Giappone alzerà il tasso di interesse di riferimento nella riunione di luglio, aprendo la strada a un futuro inasprimento della politica monetaria. Nonostante il taglio dei tassi a marzo, la politica monetaria della Banca del Giappone rimane estremamente accomodante rispetto agli standard globali.

L'Australia ha riportato dati sull'inflazione superiori alle attese, con prezzi al consumo in aumento del 4% a maggio invece del previsto 3,8%. Ciò ha portato ad un rafforzamento del dollaro australiano e ad un aumento dei tassi del mercato obbligazionario poiché il mercato prevedeva una politica monetaria più restrittiva da parte della banca centrale.

Si prevedeva che le borse europee avrebbero avuto un’apertura verde, con i futures sull’Euro Stoxx 50 in rialzo dello mezzo punto percentuale prima dell’apertura dei mercati. Nel complesso, i mercati finanziari delle diverse regioni hanno registrato tendenze e sviluppi diversi in risposta agli indicatori economici e alle politiche delle banche centrali.

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