Supreme Court ruling complicates prosecution of Trump and Capitol rioters

La Corte Suprema ha ricusato i procuratori dai casi riguardanti l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, stabilendo che avevano esagerato nell'uso di una legge ostruzionistica. Questa legge, approvata nel 2002 in risposta allo scandalo Enron, è stata ritenuta non applicabile a molti in questo scenario dai giudici che hanno stabilito che dovrebbe essere applicata solo in circostanze più limitate, come prove di manomissione di prove. I giudici hanno votato 6 a 3 che un'accusa di ostruzione deve includere prove di tentativo di manomissione o distruzione di documenti, escludendo l'ampia gamma di situazioni per cui i procuratori hanno cercato di utilizzare la legge in questi casi.

La decisione della Corte Suprema è derivata dalla condanna di Joseph Fischer, un ex agente di polizia della Pennsylvania coinvolto nella rivolta del Campidoglio. Solo alcuni degli oltre 1.400 casi correlati all'assalto del Campidoglio saranno interessati dalla sentenza, con 247 casi interessati e 52 casi in cui l'accusa di ostruzione era l'unica accusa. L'ex presidente Donald Trump, che deve affrontare accuse relative ai tentativi di annullare le elezioni del 2020, potrebbe ancora essere accusato ai sensi della legge sull'ostruzione poiché i pubblici ministeri ritengono che sia stato coinvolto in una cospirazione per ostacolare la certificazione dei voti.

Anche se la sentenza limita l’applicazione della legge sull’ostruzione in questi casi, ciò non significa necessariamente che le accuse contro Trump debbano essere ritirate. Gli analisti ritengono che i pubblici ministeri abbiano ancora forti argomenti per sostenere l’accusa di ostruzione contro Trump, dato il suo presunto coinvolgimento in una cospirazione per influenzare la certificazione elettorale.

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